Nel mezzo di una suggestiva parete rocciosa a strapiombo, come una gemma incastonata in un anello, a circa 120 metri di altezza dal letto del fiume si trova l’Eremo dedicato a San Colombano. Parcheggiamo l’auto e iniziamo un brevissimo sentiero che dopo qualche centinaio di metri lascia spazio a una scalinata di 102 gradini scavati a mano nella roccia (probabilmente dagli eremiti stessi) che costeggia la montagna.
L’Eremo sta lì da oltre un millennio, o meglio, una scritta incisa sulla roccia accanto al campanile farebbe risalire la Grotta degli Eremiti al 753, quando un “Pio Uomo” proveniente da Bobbio (PC) e in cerca di un luogo dove isolarsi dal mondo trovò questa grotta naturale. Anche sulla chiesetta ed il romitorio la storia si mischia a leggenda, ma c’è accordo nel ritenere che vennero costruiti probabilmente intorno all’anno 1000 anche se il primo documento che testimonia l’esistenza della chiesa di San Colombano è del 1319.
Una serie di didascalie mostra la storia dell’Eremo e l’amore del Comitato Amici di San Colombano che dal 1996 custodisce e preserva questo gioiello, dopo averlo completamente ristrutturato e rimesso in sesto dopo decenni di incuria vandalismo. La visita comincia nella cappella, dove è conservato un affresco del XIX secolo di pittore ignoto. Da lì attraverso pochi gradini si sale alla Grotta dell’Eremita che venne occupata fino al 1781, anno in cui venne abolito il romitaggio da Giuseppe II d’Asburgo.
Sopra si trova il campanile ed una saletta dove ci sono fotografie e documenti originali.
Si trova in Trentino nel comune di Trambileno,in Vallarsa e Valli del Leno a 3km da Rovereto.
- Aperture: ƒ/14
- Camera: NIKON D300S
- Focal length: 50mm
- ISO: 250
- Shutter speed: 1/200s